Gli studenti delle classi seconde della scuola media hanno partecipato a Stillafest, il Festival Nazionale di Scienze, Ambiente e Filosofia dell’Acqua in programma presso le grotte di Pertosa-Auletta nei giorni 7-8 e 9 giugno 2024 in cui il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è al centro del festival che ospita artisti e studiosi di calibro internazionale, grazie ai patrocini di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Pertosa, Associazione Grotte Turistiche Italiane, Parco Nazionale Cilento-Vallo di Diano e Alburni, Legambiente Campania. “La goccia che ama la roccia” è il tema della prima edizione di Stillafest. “Parlare d’acqua significa parlare di terra” – hanno spiegato gli organizzatori – “L’acqua è vita e su questo tema diventa fondamentale fare delle riflessioni sul futuro del pianeta, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici. Con Stillafest mettiamo al centro proprio la salvaguardia del pianeta e della risorsa idrica”. Il 31 maggio si è svolta una School Edition del festival, un’anteprima interamente dedicata alle scuole con convegni, talk, didattica, performance artistiche e musicali, mostre e visite guidate. I ragazzi della Cacedonia hanno potuto partecipare ad interessanti laboratori come Acquerelli del Mediterraneo laboratorio di pittura e scienze, ideato dall’Associazione I Colori del Mediterraneo (tingere con le piante), nel quale hanno dipinto con i colori estratti dalle piante tintorie del mare nostrum; La goccia che disseta la natura, nel quale una semplice opera di riciclo è lo spunto per realizzare un laboratorio di semina in cui si parla del rispetto delle risorse idriche, la cura degli esseri viventi e del pianeta. Partendo dal cartoncino dei rotoli di carta igienica, con un po’ di terriccio, semi, manualità e divertimento, hanno realizzato dei piccoli vasi da portare a casa per provare la gioia della nascita di un fiore. Infine, la Visita alla Grotta dell’Angelo – Centrale idroelettrica delle Grotte di Pertosa, a cura di Iren, che permette di capirne il suo reale funzionamento. In particolare, i ragazzi hanno potuto apprendere come, partendo dall’energia prima potenziale e poi cinetica dell’acqua che arriva all’impianto, attraverso le condotte di monte, si arriva a produrre energia elettrica grazie all’impiego di grandi turbine.
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